Al giorno d'oggi, Il Corriere di Trieste è un argomento che ha catturato l'attenzione di persone provenienti da tutto il mondo. Con il suo impatto sulla società, sull’economia e sulla cultura, Il Corriere di Trieste ha suscitato un crescente interesse per il suo studio e la sua analisi. Dalle sue origini storiche fino alla sua rilevanza nel mondo moderno, Il Corriere di Trieste ha lasciato un segno indelebile in diversi aspetti della vita quotidiana. In questo articolo esploreremo ulteriormente l'importanza e l'influenza di Il Corriere di Trieste, nonché le sue implicazioni per il futuro.
Il Corriere di Trieste | |
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Stato | Territorio Libero di Trieste Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | quotidiano |
Genere | Regionale |
Formato | standard |
Fondazione | 9 giugno 1945 |
Chiusura | 15 novembre 1960 |
Sede | Trieste |
Il Corriere di Trieste era un quotidiano pubblicato a Trieste nel periodo che va dal 9 giugno 1945 al 15 novembre 1960. Il suo primo direttore fu Alberto Paulin. Uno dei soci fondatori, fu lo scrittore e poeta Carolus Cergoly e uno dei suoi principali collaboratori fu lo storico Fabio Cusin. Era di orientamento indipendentista, sosteneva cioè la costituzione del Territorio Libero di Trieste sebbene fosse accusato dagli italiani di essere sovvenzionato dalla Jugoslavia.
Ospitò firme importanti come quelle di Fabio Cusin, Claudio Stellari, Giulio Viozzi, Renato Ferrari, Oreste del Buono, Nora Fuzzi Gnoli, Umberto Urbani, Dario De Tuoni, Maria Lupieri. Oltre a proporre articoli riguardanti la letteratura, le arti figurative, la storia, il teatro e la moda, il Corriere ospitò testi di C. F. Ramuz, I. Cankar, F. Bevk, S. Zweig, G. B. Shaw, V. Nazor, poesie di V. Giotti, T. S. Eliot, D. Campana.